Prima ancora di verificare le varie misure di tutti i cavi che mi necessitavano, ho affrontato il problema di come fare per fasciare le manovre dormienti.
Il Requin non ha nessuno straglio e l'armamento a calcese fa si che le sartie a colonna sono corte e senza griselle. Consequentemente le lunghezze delle manovre fasciate, in totale, sono modeste ed ho quindi pensato che non era il caso di costruirmi una fasciatrice elettrica.
Ho provato la fasciatura manuale come ha descritto il Frolich sull' "Arte del modellismo".
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Nella foto sopra si notano le due grosse pinze che stringono il bordo del piano di lavoro, dove su quella a destra si vede adagiato il cavo da rivestire e su quella a sinistra lo stesso cavo rivestito.
Appoggiando i polsi sulle pinze e ruotando il cavo con pollici e indici......(e anche se sembrerà una cosa da pazzi certosini), nel tempo di un pomeriggio, riuscivo a rivestire quasi 1,5 metri di cavo.
Il filo che avvolge passa a zig/zag tra dei chiodi per far ottenere al medesimo la giusta tensione per una buona fasciatura.
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Nella foto sopra il risultato avvolto sui rocchetti dei cavi fasciati a mano nelle varie misure che mi necessitavano.
Soddisfatto del risultato ho fatto quindi un inventario dei cordami che avevo e ho scoperto che per i diametri dei cavi maggiori dovevo provvedere.
Dopo un inconcludente pellegrinaggio in vari negozi di modellismo senza trovare nemmeno un solo cavo nei vari diametri che mi necessitavano, ho tristemente concluso che avrei dovuto auto costruirli.
Prima di imbarcarmi nella costruzione di una macchina elettrica
per fare cavi, ho riesumato un vecchio regalo fattomi da uno dei miei figli, anni fa, e mai usato: il cordaio (manuale) dell'Amati.
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I primi tentativi non erano proprio confortanti, ma continuando ho trovato la giusta malizia con cui ottenere le varie misure con risultati soddisfacenti, che potete vedere nella foto che segue.
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Nonostante tutto la parte più difficile non è stata la costruzione dei cavi ma bensì: fare i canestrelli di tutti i bozzelli, i molti stroppi, gli sbirri delle coccinelle e quindi le numerosissime impiombature.
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Ogni singolo componente facente parte di una manovra è stato imbustato con dentro la traduzione/spiegazione e numero per avere chiarezza e ordine al momento del montaggio. Quindi più di 40 buste.
Per riprendermi da questa overdose di corde cordini nodini nodoni, ho fatto un poco di segatura (molto poca) per i bertocci, coccinelle, caviglie e anche redance....ma queste in metallo.
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Qui sotto le trozze a bertocci per trettenere aderenti agli alberi le 2 enormi antenne. quella maestra è quasi lunga come lo scafo .
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Un poco più di segatura per le antenne, alberi e bompresso.
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Con la prossima foto risulta evidente che lo sciabecco non è più un semplice scafo
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......anche se tutto sistemato in modo provvisorio risulta anche evidente che ora devo fare le vele.........
..................e ci leggeremo alla prossima CIAO
Luciano