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Per chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qua, sa le giustificazioni che ho esposto per la mancata esecuzione della calafatura sul ponte.
Ma la discreta riuscita della calafatura sul fasciame dello scafo, mi ha fatto arrovellare per trovare un valido rimedio.
Il risultato finale è quello che vedete in foto.


Ho creato un solco tra le giunture dei listelli e con una siringa, con ago sottile, l'ho colmato di colla e vi ho poi adagiato un filo da cucito nero.


Curando di non eccedere con la colla e di togliere ogni eccedenza; comunque la posa del filo, come si evidenzia nelle foto, è stata fatta solo nelle parti del ponte che risulteranno visibili.

Farlo totalmente, col ponte già fatto, sarebbe stato molto complicato e sicuramente con risultati decisamente non accettabili.
Precedentemente alla posa del filo e in ugual modo al fasciame dello scafo, è stata fatta la chiodatura.
All'interno della murata di dritta sono visibili degli inconsueti braccioli, che vanno all'insu, e negli sciabecchi e nelle galee prendono il nome di SACCOLARI e sono, praticamente le spalle dei sabordi o cannoniere, completando così la serie degli scalmi.
Per ora è tutto.....saluti....e..........ci rileggiamo più avanti

Luciano

Ciao Luciano,
mi fa piacere rivedere l'avanzamento del tuo lavoro.
Certo che nel nostro hobby siamo proprio strani, non avevo mai visto o sentito di calafature con il filo di cotone, peraltro, in scala, quasi come era nella realtà.
COMPLIMENTI per l'inventiva, il risultato mi sembra ottimo, bravo!
Mario

Ciao Mario
....è vero......alcune volte, quando una fase di lavorazione si presenta difficoltosa o quasi impossibile, per un buon risultato, mi sorprendo a pensare come facevano i veri maestri d'ascia.
Devo dirti che qualche volta, come ora, è nata una idea che ha reso facile la conseguente lavorazione.
La punta di un compasso ha sostituito i ferri del calafato, il filo nero e la colla: la stoppa e la pece, e il mio pollicione il martello.

Luciano

Ciao, Luciano, risultato decisamente buono, direi, avevo già visto la calafatura col filo, è quello che si avvicina di più alla realtà, come hai detto tu, mentre non mi piace, peresempio, chi usa il cartoncino, una chiodatura ed una calafatura ad hoc, complimenti.

Luciano, non ti smentisci mai, per me sei e rimani un "Maestro", e Diciamolo: "D' Ascia".
Come sai anch'Io ho rappresentato nel mio Post, alcune prove per la calafatura del S.Giuseppe.
Nel mio caso dalle prove effettuate dovrò creare un interspazio tra i corsi di fasciame dello spessore di 0,50 -0,75 decimi circa, nel tuo caso hai dovuto fare lo stesso oppure sei riuscito semplicemente a solcare i comenti con precisione da orefice per simulare tanta Meraviglia?
Salutoni, --Pino--

Ciao Pino
.....se avrai l'accortezza di incollare i corsi del fasciame _dopo_che li avrai smussati leggermente (con carta vetro di grana fine) nei due spigoli che risulteranno esterni e quindi in vista.
Ti troverai un leggero spazio tra di loro ed eventualmente potrai facilmente allargarlo con una punta, se necessario, per poter depositare colla e filo.
Attenzione però, che dopo che avrai posato il filo non potrai più lisciare e rifinire la superfice, ma dovrai farlo prima.
Fai prima delle prove e vedrai che la cosa non è molto complicata.
Luciano