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 Oggetto del messaggio: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 15/09/2011, 19:36 
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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 15/09/2011, 19:42 
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Ecco la prima parte -pagg.1-9-

DRAFTING SHIP PLANS
Ovvero come disegnarsi una nave per uso modellistico partendo dalle tre viste canoniche (nota del traduttore)
Autore: Wayne Kempson - traduzione riassuntiva e commento: Mario Tibollo

Cari Amici, in un momento di follia ho preso l’impegno di riassumere e commentare l’opera di Kempson, forse ora me ne pento, ma cercherò di portare a termine l’impresa.
Per chi volesse seguire seriamente il tutto consiglio vivamente di scaricare e stampare le 79 pagine del trattato, numerando le pagine e le immagini (numerazioni separate), allo scopo di facilitarmi il lavoro con riferimenti precisi.
E’ meglio precisare che nella sua opera l’Autore non fa riferimento ad un programma cad definito, ma parla delle procedure da seguite con tutti i programmi cad, insomma dice genericamente: disegnate una linea, una spline ecc. senza entrare nei particolari. In buona sostanza chi vorrà seguire i suoi consigli deve conoscere già il suo programma cad e saperlo usare almeno al 50% (forse esagero) delle sue potenzialità.
E’ antipatico dirlo da parte mia, ma lo ritengo necessario, istruzioni passo-passo le ho già date con il mio “spiegone”, facendo una panoramica abbastanza esaustiva dei vari comandi di AutoCad che occorrono per le nostre particolari necessità. Familiarizzandosi con essi si dovrebbe essere in grado di ottenere quello che ci interessa e cioè il disegno di una nave correggendo ove possibile incongruenze, errori e quant’altro di cui ho già ampiamente parlato in altra sede.
Dimenticavo, scopo dell’Autore è quello di, partendo da un disegno di nave trovato su di un libro, arrivare ad avere un disegno cad coerente, preciso, particolareggiato, che consenta poi di costruire un modello.
BANDO ALLE CHIACCHIERE ED ENTRIAMO IN ARGOMENTO
Pagg. 2/4
Introduzione, scatole di montaggio, piani, disegno a mano, computer e software, vantaggi del cad, background.
Niente di particolare, leggete.
Pagg. 5/9 (5/6)
Si parla delle tre viste di una nave facendo l’esempio, se non ho capito male, di un filone di pane affettato in vario modo. Trattasi in buona sostanza del noto solido rappresentante una nave, intersecato (tagliato?) in modo di avere le tre viste “canoniche” e cioè: longitudinale (o di lato o profilo), orizzontale (o da sopra, ovvero linee d’acqua) e trasversale (volendo potremmo chiamarle ordinate, coste ecc., sbagliando, in quanto rappresentano il profilo trasversale in un dato punto, senza spessore, ma solo una linea, giusto una “sezione trasversale”. Se avete qualche pubblicazione di J.Boudriot o di qualche altro autore in genere sono le prime tre tavole (v/La Belle).
Pagg.5/9 (6/9)
Sono illustrate con maggiori particolari le citate tre viste –v/immagini 2/4.
Fin qui nulla di nuovo, penso di parlare a modellisti che sicuramente conoscono queste nozioni di base per cui sorvolo… pronto a chiarire –per quanto possibile- qualche dubbio che dovesse sorgere. Chiedete e Vi sarà risposto, anche con qualche parolina sulle righe…quindi pensateci su due volte prima di disturbare il “manovratore” !!!

Come avrete capito per oggi ho dato, nella prossima puntata si parlerà di come inserire nel cad il disegno che ci interessa (argomento da me già indegnamente, ma ritengo esaustivamente, trattato –nulla di nuovo sotto il sole-)
A presto, spero.
Saluti a tutti,
Mario
P.S.: come al solito messaggio e pdf

Torino, 15/9/2011


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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 8:53 
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Mario non ti smentisci mai, sei un grande a prenderti certi mal di pancia, e tutto per la comunità dei neofeti in materia che ti adorano per questa opera di bene che ci fai, bisognerebbe proprio farti un monumento!
Inutile dirti che, come altri, ti seguirò con attenzione.
--Pino--

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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 9:53 
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cognome e nome: Scrignoli Stefano
Scusa la domanda da ignorante ma... dove posso scaricare le 79 pagine?


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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 10:28 
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Iscritto il: 19/10/2009, 18:22
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cognome e nome: Tibollo Mario
Ciao Pino,
come al solito esageri, comunque grazie dei complimenti che fanno sempre piacere.
Gli argomenti trattati dall'Autore li conoscevo già avendo letto qua e là cose del genere, frutto della mia curiosità, nel corso di anni.
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 10:36 
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Ciao Stefano,
hai ragione, il sito, segnalato da Salpiras, è:
http://www.modelshipwrightsdatabase.com/Page/01pr.htm
scusami,
Mario

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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 10:37 
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Tranquillo :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Disegno dei Piani di una Nave
MessaggioInviato: 16/09/2011, 17:30 
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Cari Amici,
prima di continuare il riassunto-traduzione ritengo opportuno fare delle precisazioni:
esclusa la traduzione letterale integrale, che non mi sento di affrontare (79 pagine con caratteri piccoli), andrò molto veloce nella trattazione quando si parla di cose che dovreste già conoscere perchè facenti parte del mio precedente "spiegone".
Ora non voglio peccare di presunzione, ma chi ha provato i miei suggerimenti o lo farà in futuro, sarà perfettamente in grado di seguire quanto scritto da Kempson.
Nelle mie chiacchierate ho fatto vedere come si ricalcavano le sezioni trasversali de La Belle in quanto scelsi il disegno più semplice, ma i principi si applicano anche alle altre viste ed a tutti i particolari che si vogliono copiare ed a tutte le 20 tavole di J.Boudriot a patto che si rispettino le misure e proporzioni.
Ciò detto vale per le prime due puntate, dove, comunque (vedere la n.2 che vado a pubblicare) ho soprattutto commentato procedure non già trattate e mi sono permesso anche di esprimere il mio parere al riguardo.
Quando arriverò al capitolo sulla "scalatura" dei disegni (che devo ancora leggere e digerire) mi soffermerò maggiormente giusto perchè si acquisiscano nuove procedure eventualmente migliori di altre.
Lo scopo finale è comunque sempre quello di raggiungere il nostro obiettivo: partendo da un disegno pubblicato su di un libro o facente parte di una monografia cercare di renderlo il più preciso possibile, corregendo le distorsioni della carta, incongruenze ed eventuali errori. Insomma, tutte le vie portano a Roma, scegliamo la più facile.
Come tutte le cose "umane" se si vuol ottenere un buon risultato bisogna però impegnarsi, non esistono ricette e/o formule magiche che risolvono i nostri problemi modellistici.
Scusatemi, ma ho ritenuto doveroso parteciparvi questi miei pensieri.
Buon lavoro a chi deciderà di seguire queste strade che, ripeto, non sono nulla di magico, ma sottintendono un po' di applicazione iniziale, ma appena preso un po' di pratica il lavoro, alle volte monotono e ripetivo, scorre velocemente e dà soddisfazione.
Mentre ero in vacanza ho elaborato due disegni per il mio amico Marco, vista da sopra dei bagli, alloggiamento alberi, chiesuola, argano ecc. ed altro stessa vista ma con il fasciame.
Tempo impiegato 2/3 ore. Non avendo la stampante ho dovuto aspettare il ritorno a Torino ed ho stampato il tutto in scala 1:250 (quello che avevo disegnato in origine era scala 1:24).
Mi direte: grazie ma tu ste cose le sai fare, si è vero, ma le ho apprese nel tempo anche con un po' di sano sudore, senza qualcuno che mi aiutasse.
L'aiuto ritengo di averlo dato e continuerò a farlo, sta a voi approfittarne.
Cari saluti a tutti,
Mario

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MessaggioInviato: 16/09/2011, 17:42 
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DRAFTING SHIP PLANS - seconda puntata

Pagg.10/12

In queste pagine si parla di come inserire il/i disegno/i nel programma cad. Potete tranquillamente leggere cosa dice l’Autore (vedere anche mio spiegone).
A questo punto devo confessarvi che non sono pienamente d’accordo con la procedura seguita dallo stesso e spiegherò perché .
Si accenna alla scansione del disegno con lo scanner di casa se basta il formato A4 altrimenti, per disegni più grandi, rivolgersi ad un negozio specializzato (eliografia). Questa soluzione che ritengo la migliore viene però scartata dall’Autore che sceglie invece la soluzione macchina fotografica digitale, tenete presente che il disegno che egli prende in considerazione lo trova su di un libro e quindi facilmente acquisibile con scanner casalingo, eventualmente in due parti se il disegno è a cavallo di due pagine contigue. In più, se non ho capito male, fa una foto per ciascuna delle tre sezioni (v/pag.11 imm.5).
Ora sicuramente con le foto entrano in campo problemi sull’inquadratura precisa del soggetto, basti pensare alla perfetta perpendicolarità tra macchina e disegno, esatta distanza tra i tre scatti e non ultimo la deformazione che gli obiettivi fotografici fanno dell’immagine, sempre maggiore di quella di uno scanner. (Ricordo che sono un ex appassionato di fotografia che sviluppava e stampava quando il digitale non esisteva per cui qualcosa mastico sull’argomento). L’Autore asserisce che nel corso del lavoro si possono correggere queste anomalie, anche scalando con il cad le tre immagini, procedura che non conosco e che mi riservo di approfondire quando arriverò a leggere più avanti. Comunque, perché avventurarsi in campi minati quando c’è la soluzione più semplice dello scanner? Naturalmente questo è soltanto il “Mario pensiero”, siete liberi di scegliere, tenete presente però che mi sono sempre trovato bene. Argomento chiuso.
Chi ha seguito il mio “spiegone” sull’uso del cad, a cui vi rimando, non avrà alcuna difficoltà ad importare nel cad un disegno scansionato.
Mi permetto un consiglio, se la scansione del disegno per vari motivi è in due o più parti, è meglio ricalcare le singole parti con il cad e poi “attaccarle” insieme, è più semplice e preciso. Ho provato con PhotoShop, ma lo sconsiglio per motivi di precisione.
Altra cosa su cui non concordo è la non indicazione del rapporto 1:1 quando si inserisce il file raster nel cad (scusate se mi ripeto, v/ quanto da me detto nello spiegone). Sono curioso di capire cosa farà l’Autore in merito alla scala del disegno.

Chiudo questo capitolo, come al solito se qualcosa non è chiara, chiedete e nei limiti delle mie modeste conoscenze risponderò.
Il prossimo capitolo tratterà del ricalco con il cad, cosa che dovreste già saper fare.
Saluti a tutti,
Mario

Torino, 16/9/2011


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MessaggioInviato: 19/09/2011, 18:23 
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DRAFTING SHIP PLANS - terza puntata

Pagg.13/23

In queste 11 pagine l’Autore ci illustra nel dettaglio il ricalco di tutto quello che abbiamo importato nel cad come file raster. Niente di particolare, sono cose che dovremmo già saper fare. Comunque leggere ed assimilare…Mi permetto solo di osservare il mancato uso dei layers, ma l’autore ammette che il suo cad non ha questa funzione, niente di grave.

Pagg.24/31

Capitolo dedicato alla messa in scala dei disegni.
Confesso che non vedevo l’ora di leggere e capire –spero- questo capitolo e vi anticipo che non sono stato deluso perché HO IMPARATO UN COMANDO CAD CHE NON CONOSCEVO. Avevo detto che non sono il massimo nel comparto, conosco il minimo indispensabile per soddisfare le mie esigenze navimodellistiche. Non si finisce mai di imparare e devo ringraziare pubblicamente Salvatore (Salpiras) per aver segnalato l’argomento ed avermi spinto a trattarlo in italiano. Spero di trovare ancora qualcosa di nuovo per me più avanti.
Il capitolo è importante per chi vorrà seguire la strada indicata dall’Autore e cioè partire da foto digitali del disegno originale da importare nel cad, strada che mi permetto di sconsigliare ASSOLUTAMENTE, meglio una buona scansione con cui non si presentano problemi di scala, avendo tutti i disegni, anche se a cavallo di due pagine, della stessa dimensione, si dovranno solo unire le parti staccate a ricalco effettuato.

Naturalmente è sempre il “Mario pensiero”….

Se mi verrà chiesto da almeno uno di Voi scenderò nei particolari del comando “scala”, niente di difficile se lo si conosce, come al solito; ho consultato il “librone” di AutoCad 2011 ed a pagina 361 ho trovato tutto….

Ultima annotazione, l’Autore ammette –e fa bene- che è opportuno indicare scala 1:1 quando si importa il raster nel Cad, in precedenza aveva detto che sceglieva il “default”….

Ultimissima annotazione: consiglio vivamente di salvare una copia del disegno cad con ancora il file raster (foto o scansione) sottostante e poi cancellare il raster e risalvare. Lo dico per triste esperienza personale, cancellato il raster successivamente ho scoperto che non avevo ricalcato qualcosa di importante…sono stato costretto a ripartire da capo…La voce dell’esperienza.

Ora vi lascio, vado a provare con AutoCad 2011 la “scalatura” ed a leggere il successivo capitolo con la speranza di trovare qualcosa di nuovo.
Cari saluti,
Mario

Torino, 19/9/2011


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