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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 18/10/2010, 10:44 
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Località: Palermo
cognome e nome: Quartararo Antonino
Ciao Pippo, ciao a tutti i magellanesi che ci leggono.

L’argomento che hai posto alla nostra attenzione riveste una grande importanza, in quanto apre gli orizzonti della conoscenza sul fatto che anche nell’antichità, nell’arte marinaresca, nulla era affidato al caso, ma era frutto di calcoli scientifici.
A mio parere, i segreti che essi custodivano, erano considerati di così tale “vitale” importanza che erano “pochi” i depositari di tale Scienza e che, evitare che gli esecutori potessero in qualche modo rivelarli “ai nemici”, trascrivevano su apposite tavolette, in forma di tabelle, soltanto risultati parziali, frutto dei loro calcoli, integrati dalle “dime” (“garbi”), anch’esse frutto di calcolo, ma incomprensibili per coloro che non ne conoscevano lo “sviluppo”. Così sono arrivate fino a noi.
Talvolta, per le difficoltà incontrate a scevrarne i segreti ho avuto l’impressione che essi nascondessero volutamente, mediante algoritmi conosciuti soltanto da loro, le regole di costruzione delle navi, sulla stregua delle pubblicazioni usate successivamente dalla massoneria, comprensibili soltanto agli adepti (questa è una mia idea fissa).
Soltanto che, in questi ultimi tempi la conoscenza delle scienze matematiche e la grande quantità di informazioni che possono essere messe a confronto, compresi i numerosi reperti archeologici, hanno permesso di rivelare agli studiosi contemporanei tali segreti, seppur ancora non compresi del tutto e quindi rigettati da alcuni di essi.
Mi è permesso vorrei fare una chiosa. Nomi illustri del passato, come Archimede, Pitagora, Eulero, Erone, vengono rispettati perché conosciuti a scuola, ma la maggior parte dei “famosi ma sconosciuti”, provenienti da un passato oscuro, li consideriamo a torto ignoranti. Solo così posso spiegarmi la “resistenza” mostrata ad accettare che le varie costruzioni del passato non fossero frutto di calcolo scientifico, bensì di banale sperimentazione. Eppure, l’articolata complessità delle opere rivelateci dall’archeologia “gridano” il contrario.

Essendo la maggior parte di noi, cominciando da me, “digiuno” e “mancante” degli strumenti scientifici adatti a “maneggiare” tali conoscenze, continuiamo a trovare difficoltà a comprendere le pur semplici parole che ci sono rivolte, quasi in confidenza, nonostante il fatto che quello che abbiamo in mano è uno studio espressamente preparato per il nostro gruppo magellanese frequentatore di questo forum.
Pippo, nella sua esposizione, in merito ai “Metodi di Variazione Ragionata delle Forme” è stato chiaro nell’esprimersi, eppure ho trovato difficoltà a comprendere che stava parlando delle regole che sovraintendono alla tracciatura scientifica dei profili delle varie sezioni di una nave, che noi “comunemente” chiamiamo ordinate. … Ma nessuno di noi glielo ha chiesto!
Superata questa impasse sono stato in grado di “comprendere il senso dei “profili associati”.
Non ho avuto difficoltà, una volta tracciata la strada a comprendere la relazione fra la legge matematica della “curva” della funzione e la sua rappresentazione sul piano cartesiano, e quindi anche la sua “tracciatura”. Comparandola con quelle proposte ho trovato la stessa “andatura”.
Non so gli altri, ma ho apprezzato la spiegazione pratica piuttosto semplice e alla portata di tutti, secondo me, per tracciare il profilo ellittico dividendo il raggio del cerchio pilota in parti uguali, e della sinusoide, dividendo la circonferenza per mezzo di angoli uguali che partono dal centro del quarto di cerchio.
Ho invece avuto un po’ di difficoltà a tracciare, per via analitica, i punti che dividevano la circonferenza in parti uguali, poi risolta anche mediante l’aiuto del foglio di calcolo excell.
Per quanto riguarda la seconda parte devo dire che ancora non sono riuscito a districarmi in una definizione, così sembra, a proposito della conoscenza della geometria da parte dei Protomaestri.
Questa definizione è scritta così: “Infinite Ellissi trovano posto tra due estremi invalicabili, costituiti da un Cerchio come primo estremo, e l’associato Segmento rettilineo – di estensione esattamente corrispondente al Raggio Diametrale del primo – come secondo estremo”.
Non ci ho capito un’acca (perché non c’è ?!).
Fra l’altro anche cercando fra i miei libri e internet non ho trovato nessuna definizione che vi si avvicini.
Caro Pippo vuoi darci una chiarificazione? Grazie.
Non scherzando, ho cercato di riuscire a costruire questa figura, ma senza esserci riuscito.
Quello che capisco è che questa ellisse dovrebbe essere esterna al cerchio e compresa fra il cerchio e una retta (che dovrebbe essere parallela all’asse verticale del cerchio ?!)
Non ho ancora provato ad eseguire gli esercizi della seconda parte. Appena l’avrò fatto racconterò della mia esperienza.
Naturalmente, se in questa esposizione c'è un'evidente incomprensione di ciò che tu hai invece voluto comunicare, caro Pippo, ti prego di "estrinsecarlo". Grazie.
Antonino

_________________
"Cominciate col fare ciò che è necessario. Poi ciò che è possibile. All'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile".
(S. Francesco d'Assisi)


Buon modellismo.

Quanto 48


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 21/10/2010, 13:14 
Modellisti e Lettori magellanesi,

è mai possibile che nessuno senta l'intima necessità di partecipare alla "insolita" chiacchierata da me proposta, ma soprattutto il dovere civico di AIUTARE coloro i quali vi supplicano di farlo ?

Se non intervengo vengo aspramente criticato, se intervengo, mi si rimprovera di essere un PESSIMO INSEGNANTE (ma io non mi sono mai dichiarato esserlo e, i magellanesi che conosco io non ne hanno necessità), allora date una mano a coloro che ritengono di frequentare una classe della "Scuola di Magellano" e mostrare il vostro altruismo !

Antonino Quartararo ha posto delle specifiche e puntuali domande di natura squisitamente tecnica: perché non dedicate 1/100mo delle energie che avete consumato per "argomentare" sul tema "Costruire o Assemblare" o quello sul "sesso degli angeli", visto che il topic è incentrato sul più banale dei componenti di Carpenteria delle imbarcazioni - il Bolzone dei Bagli o delle Late.

Tempo fa jack.aubrey si era offerto di collaborare con me "in qualità di gregario" a discussioni incentrate sull'Architettura Navale Lignea, ma nonostante i miei reiterati inviti - espressi in modo civile, convinto e convincente, continua ad astenersi e nessuno (ripeto nessuno) di quelli che rimproveravano me, OSANO
non rimproverarlo (non lo penso e tantomeno lo auspico), ma almeno ricordargli di onorare la parola data !

Buon pomeriggio a tutti,

Giuseppe MERCATO (warship@alice.it)


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 22/10/2010, 12:16 
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Iscritto il: 21/05/2009, 17:00
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Località: quartu s. e. (cagliari)
cognome e nome: giovanni
Buongiorno a tutti gli amici magellanesi,

quest'ultimo intervento di Pippo Mercato è proprio quello che auspicavo da tempo !

Avrete notato che in modo assolutamente civile e democratico, si era aperta una falla in seno al topic, vuoi per la mia irruenza e istintività caratteriale, vuoi per il metodo cosolidato e sicuramente più lungimirante dell'amico Pippo (me lo consetirai?).

Pippo ha ragione quando scrive in questi termini. Se qualcuno non interviene 2 possono essere, a mio avviso, le ragioni:
1 - non hanno nulla da dire (che potrebbe significare non conosco l'argomento, non intervengo, e aspetto di imparare qualcosa da chi la sà);
2 - conosco l'argomento, ma non mi interessa in quanto io ne sò di più e non perdo tempo con le chiacchere e preferisco dedicare tempo al mio laboratorio;

Dato che Pippo conosce gran parte dei magellanesi, e io nemmeno uno, devo ritenere che il suo appello è rivolto a quelli di tipo 2. !
Stando così le cose, Pippo ha tutte le ragioni di essere inca...to !
E io da parte mia, non ho che da presentargli le mie scuse.
Tanto dovevo alla cronaca e alla mia coscienza e correttezza.

Chiarito quanto sopra, chiedo a Pippo o a chi è in grado di darmela, una risposta, e rinnovo la mia domanda di qualche giorno fà :

Nel suo trattato J.Budriot - il vascello da 74 - richiama il bolzone (nello specifico dimensione max 0,2976 m) e poi parla di latte della covertetta..
il titolo dei questo topic ricomprende anche le latte oppure le late sono altra cosa ?

_________________
giovanni

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 28/10/2010, 8:16 
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Iscritto il: 21/05/2009, 17:00
Messaggi: 420
Località: quartu s. e. (cagliari)
cognome e nome: giovanni
... e qui tutto tace !

qualcuno che risponde alle mie domande ? (late - latte - covertetta )

_________________
giovanni

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 28/10/2010, 13:24 
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Iscritto il: 02/07/2010, 12:53
Messaggi: 224
Località: Genova
cognome e nome: firpo giorgio
Non so se opportuna dall'ultimo arrivato, ma, da parte mia, sto seguendo lo svolgersi dell'argomento con molto interesse.

Nella vita mi occupo di costruzioni navali, soprattutto nelle riparazioni, ma non credevo che l'argomento del solo baglio potesse svolgersi così ampiamente ed in profondità.

Nel mio caso vorrei avere più specifiche nozioni per poter confutare o porre questioni in campo magari un pochino più interessanti, ma aimè intoppo nei miei limiti.

Complimenti ancora per l'esposizione.

Saluti

Giorgio

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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 28/10/2010, 13:34 
Ciao Giorgio e ben entrato nel mio topic,

devi semplicemente avere pazienza poiché, malgrado gli "sberleffi" che mi vengono riservati dai "presunti e autocelebrati guru" e la latitanza generalizzata, proseguirò nel mio programma dei lavori che, per il Capitolo attualmente in corso, prevedo di completarlo per il prossimo Natale. Quindi dovrai aspettarti altri cinque miei contributi.

Con tanta simpatia,

Pippo


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 28/10/2010, 17:48 
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Iscritto il: 12/12/2008, 9:53
Messaggi: 692
Località: Milano
Giuseppe MERCATO ha scritto:
Ciao Giorgio e ben entrato nel mio topic,

devi semplicemente avere pazienza poiché, malgrado gli "sberleffi" che mi vengono riservati dai "presunti e autocelebrati guru" e la latitanza generalizzata, proseguirò nel mio programma dei lavori che, per il Capitolo attualmente in corso, prevedo di completarlo per il prossimo Natale. Quindi dovrai aspettarti altri cinque miei contributi.

Con tanta simpatia,

Pippo


Non avendo riscontrato la presenza di sberleffi ti prego di volerli indicare specificatamente in modo che i moderatori possano intervenire.
Ben venga il seguito delle tue lezioni di architettura navale, alle quali io stesso sono particolarmente interessato, ma per quanto riguarda la latitanza di cui parli questa è probabilmente dovuta all'argomento che, oltre a non colpire particolarmente il classico modellista navale, è anche più paragonabile ad una lezione universitaria piuttosto che ad un classico scambio di idee.
Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 29/10/2010, 9:10 
Ma infatti tenta di essere << innovativamente >> uno dei possibili angoli culturali all'interno di Magellano.

Voglio semplicemente ricordare che sono e sarò sempre un innovatore ed un trascinatore: mai un trascinato.

Cordialmente,

Giuseppe MERCATO


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 29/10/2010, 23:42 
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Iscritto il: 06/03/2009, 22:51
Messaggi: 160
Località: Palermo
cognome e nome: Quartararo Antonino
Ciao a tutti.

Mi inserisco fra le trame di questa ultima "diatriba" per ringraziare firpo per l'interesse, provato, partecipando, con la lettura, alla nostra chiacchierata, in questo topic. Lo ringrazio soprattutto per averci fatto sapere che ci legge con “interesse”.
Ma senza volere fare alcuna pressione, se mi permetti, caro firpo, tu dici:
Cita:
Nel mio caso vorrei avere più specifiche nozioni per poter confutare o porre questioni in campo magari un pochino più interessanti, ma aimè intoppo nei miei limiti.

vorrei porre alla tua attenzione che, se ho potuto contribuire scrivendo qualcosa, io che pur non avendo cognizione alcuna della materia, ma solo facendo delle ricerche, accompagnate dalla mia "passione", ho potuto scrivere quello che ho scritto, sicuramente con molte imperfezioni e certamente qualche incongruenza, leggendo del tuo lavoro, reputo possibile una tua più costruttiva partecipazione per l'approfondimento degli argomenti in discussione. Certamente puoi contribuire più di me!

Naturalmente, questo è un invito a metterci a parte delle tue esperienze, e naturalmente devi sentirti libero di farlo.

Approfittando di una frase di Shark, vorrei “offrire”, con serenità, la mia opinione “dissenziente” dalla sua visione delle cose!
Il mio “dire”, anche se non sempre può sembrarlo, è privo di qualunque nota polemica.
Caro Shark, con le seguenti parole tu affermi:
Cita:
...per quanto riguarda la latitanza di cui parli questa è probabilmente dovuta all'argomento che, oltre a non colpire particolarmente il classico modellista navale,…


Il mio pensiero è questo: La latitanza di cui parli nasce da una scelta che si fa in base alle proprie convinzioni, in merito all’importanza che ha la “cosa” in argomento, rispetto alle proprie attese.

Per questo, a mio parere, non può essere discutibile, né sindacabile, trattandosi di “libera scelta

Sarei curioso di sapere, seriamente e serenamente, però, quali sono, secondo te, gli argomenti che “colpiscono” il “classico modellista navale”.

C’è bisogno di saperlo chiaramente!

… Perché rinomati forum in lingua inglese e francese, affrontano qualsiasi tipo di argomento inerente il modellismo navale in modo serio, approfondito e spesso “scientificamente” corretto; soprattutto quei forum dove si affronta lo studio di un modello, per il quale si vogliono realizzare dei miglioramenti se proviene da kit, o se si intenda realizzarlo di sana pianta, dal punto di vista storico e costruttivo in tutti i suoi dettagli particolari, dallo studio dei disegni alla sua realizzazione finale.

Mi permetto di dissentire anche per quanto riguarda l’affermazione della seconda parte della tua affermazione:
Cita:
…è anche più paragonabile ad una lezione universitaria piuttosto che ad un classico scambio di idee.


Che cos’ha di “universitario” questa “chiacchierata”? Potresti spiegarlo? Forse un “linguaggio difficile”, oppure un modo di “argomentare” arzigogolato?

Secondo me dovrebbe trattarsi solo di un “discorso fra iniziati” dell’arte del modellismo navale, in questo particolare momento, in legno!

Il linguaggio che può sembrare difficile, dovrebbe essere il linguaggio degli “iniziati”. Qualunque scienza ha un "linguaggio da iniziati" nel nostro caso, del modellismo navale, lo “mutua” dalla scienza della navigazione e della costruzione navale.

Spesso, tra le righe dei discorsi che si sono fatti in seno all’Associazione e anche in questo forum, si insiste nell’inoculare in tutte le “salse” e continuamente, “la necessità” di approfondire la conoscenza delle cose; che quando si costruisce un modello si devono ricercare i documenti storici (che spesso costano un patrimonio), che bisogna sapere questo e quello praticamente per qualunque periodo storico, e quando si comincia a fare ciò, per le linee generali ed essenziali, si tenta di giustificare la latitanza, che non ha bisogno di giustificazione, perché, come ho detto prima si tratta di una scelta insindacabile!

Allora è certamente d’obbligo cominciare ad affrontare ed imparare ad adoperare un linguaggio appropriato, che non può essere che quello scientifico.
E’ appunto quello che si sta tentando di fare, nonostante molti di noi ne siamo distanti anni luce, ma ciò non può e non deve essere scambiato per linguaggio universitario!.

Personalmente ho un figlio che qualche mese fa ha conseguito il titolo di “Dottore di ricerca”, e quando faceva le relazioni, oppure preparava una tesina adoperava tutt’altro che uno sviluppo del genere di quello e nel modo che noi stiamo usando per approfondire il senso e la presenza del nostro “baglio” e compagni!

Gli stessi esercizi proposti da Pippo Mercato, utili per meglio comprendere il senso profondo dell’argomento dello “sviluppo del profilo navale”, sono alla portata di chiunque, con qualunque livello culturale! Ma sono scientifici! E aiutano tutti coloro che vi si cimentano, a capire perché i bolzoni e anche le navi hanno quelle forme!Per quanto molti reputino il contrario, personalmente ritengo che sia, invece, un argomento utile per qualunque modellista degno di questo nome!

Personalmente, ho iniziato ad avvicinarmi a questa esperienza di ricerca per curiosità e per interesse, per il fatto che, il modello della Soleil Royal della DeA, non comportava la realizzazione di alcun "bolzone".
Qualcuno diceva “Voglio il bolzone”, ma perché realizzare il bolzone su un modello è così importante, e per qualcuno tanto vincolante? Doveva sicuramente esserci una ragione importante!

Quello, che è venuto fuori dalla mia ricerca, e che ho scritto, dubito che possa minimamente paragonarsi ad una relazione universitaria. So, per certo, di non avere adoperato alcuno dei metodi universitari, perché non ne sono in grado, oltre a non conoscerli.
I calcoli che ho eseguito, poi, per verificare le mie prese di posizioni, quando sono stato in grado di farlo, sono state al mio livello “generale” di studi, senza esagerare, ed ho utilizzato un linguaggio "normale" come quello utilizzato in una "chiacchierata", tra persone che vivono trattando questi argomenti. Tra iniziati, appunto! Ma non tra universitari!

Per concludere: Tra di noi ci sono tantissimi esperti (che potrebbero non avere bisogno, ma potrebbero dare un "contributo") e ci siamo diversi ignoranti (che abbiamo sicuramente bisogno). Quello che si auspica, per elevare il livello complessivo della cultura di tutti i modellisti, a mio parere, è che tutti collaborino attivamente, a qualunque livello (soprattutto personale), a che la nostra cultura cresca in modo corretto, collaborando, secondo le capacità di ciascuno, per raggiungere un alto livello scientifico nel nostro modo di fare modellismo.
Grazie.

Quanto48 (Antonino)

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Quanto 48


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 Oggetto del messaggio: Re: Bolzone dei Bagli e delle Late
MessaggioInviato: 31/10/2010, 0:08 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
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Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Antonino, e un cordialissimo saluto a Tutti
come hai fatto tu, tengo a precisare che quanto dirò è lontanissimo dal voler fare polemiche: il modellismo lo faccio per rilassarmi e non per fare polemiche!!!
Sarà per una deformazione professionale ma sono molto legato ai numeri: 2200 visite in un topic che sta trattando un argomento esclusivamente dal punto di vista reale, e non modellistico, non credo proprio che si possa parlare di "classico modellista navale". A meno che per "classico modellista navale " non si intendano solo i costruttori da kit.
Visto che il nostro hobby ci porta a costruire MODELLI DI NAVI e non case di bambole, oggetti di arredamento o sovramobili ,credo che sia utile sapere come è costruita una nave; sapere perché galleggia invece di volare.
Circa la terminologia usata in questa, sino ad ora, piacevolissima discussione ribadisco quanto detto da Antonino: ogni attività tecnica o scientifica, così come il linguaggio quotidiano, hanno una loro ben precisa terminologia. Circa il modo come sin ora l'argomento è stato esposto fortunatamente ha poco o niente di UNIVERSITARIO, considerando che molte università stanno praticando dei corsi di "grammatizzazione" per i loro studenti.
Circa poi il contenuto della nostra piacevole discussione devo dire, personalmente, che è stato di un contenuto notevole: quanto detto fin ora Magellano potrebbe benissimo considerarlo un " fiore all'occhiello".
Se argomenti come " il posizionamento della ordinata maestra" oppure " il posizionamento dell'albero maestro", per esempio, verranno trattati alla stessa maniera, così come avevo detto precedentemente, si potrebbe scrivere un nuovo libro sull'architettura navale come non era mai stato scritto.
Se per ora sono latitante e solo per seri motivi. E poi l'argomento meglio di come lo può trattare Pippo, Mercato, meglio, di sicuro, non potrei. Non dimenticando che coloro che sono intervenuti hanno apportato il loro contributo.
Tra tanti discorsi ed atteggiamenti "salottieri", dove basta presentare due pezzi di legno incollati o qualcosa che somigli ad una nave per avere congratulazioni o fuochi d'artificio, cose che non fanno crescere il modellista e creano un'aria di mal celata ipocrisia, leggere quanto scritto in questo topic è stato come respirare una boccata di aria pura.
Cordialmente
antonio b


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