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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 19/09/2009, 8:48 
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Nelle prime tre immagini di questo messaggio possiamo vedere come il lavoro di pinzatura continui sulla parte destra dello scafo, avvicinandosi alla chiglia. Una volta terminato lo stresso lavoro verrà eseguito anche sulla parte sinistra. Con questa tecnica non è necessario proseguire in modo parallelo sui due lati dello scafo, per evitare svergolature. Qui, con uno scafo pieno la struttura è indeformabile, quindi si può fare un poco come si vuole senza paura di effetti indesiderati.

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Nelle prossime due immagini si assume che il secondo strato di fasciame sia stato applicato in entrambi i lati e, successivamente, si sia provveduto a rimuovere le graffette. A questo punto il nostro modellista inzia a rifinire ben bene la parte esterna della scafo, inizialmente, come si può vedere in queste foto, con una piccola pialla. Per quanto si può capire lo spessore complessivo dei due strati di listelli dovrebbe essere intorno ai 5 millimetri, forse 6.

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Alla prossima puntata, il vostro Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 19/09/2009, 8:49 
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Le ultime finiture allo scafo, eseguite con lima per legno, dopo aver completato l'operazione di listellatura.

Tutti le graffette sono state rimosse. Personalmente non sono un estimatore della lima o, come in questo caso della raspa, preferisco sempre il blocchetto di legno sagomato con incollata la carta vetrata di qualità.

Comunque il nostro modellista sà sicuramente il fatto suo, quindi il mio è un commento perfettamente gratuito.

Tre immagini che illustrano questo processo di rifinitura. L'ultima in particolare mostra le eleganti forme di questo scafo appena terminata la fase di levigatura.

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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 19/09/2009, 8:55 
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Con questo messaggio credo di documentare un passaggio fondamentale, quasi una rivelazione, mostrando, dopo tante pinzate e graffettate, un processo importante di questa tecnica: la separazione dello scafo interno, quello eseguito modellando un blocco di legno, da quello esterno, ottenuto graffettando a tutto spiano ...

Prima immagine: lo scafo sommariamente levigato nella parte esterna:

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Qui si comincia a preparare la futura separazione:

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Il distacco si sta compiendo:

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Praticamente tutto lo scafo esterno è stato separato:

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E dentro ri-troviamo il nostro Domopak ....

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Capito cosa sta succedendo ? Intanto lo scafo interno è pronto per construire un altro esemplare dello scafo di questo modello, in tutto e per tutto simile al primo. Si potrebbe quasi dire: . . . . una specie di modellismo in serie.

Alla prossima. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 19/09/2009, 21:14 
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Caro Jack
probabilmente per semplice disattenzione Ti sarà sfuggito che il metodo "inventato" dal modellista russo, come si dice da noi, è più vecchio del cucco o più vecchio della Bibbia. Infatti non è altro che il sistema che tutti noi usiamo per realizzare le scialuppe, praticamente da sempre. Lo trovi descritto anche nel più semplicistico manuale di modellismo. Circa il nastro adesivo, con aggiunta di Domopac, la sua funzione è solo quella di evitare che la colla si attacchi sullo stampo: noi modellisti comuni, non titolati, dovendo lavorare su oggetti molto più piccoli siamo costretti ad usare cera o paraffina liquida. Invece delle graffette siamo costretti ad usare dei volgarissimi spilli.
Circa poi l'estrazione dello stampo dal modello questa è stata una vera "rivelazione".
Con grande stima
antonio b
P.S. Se Ti dovesse capitare, consiglia al modellista russo, invece di anchilosarsi la mano, di usare una graffettatrice pneumatica. Anche questa la hanno già inventata!


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 19/09/2009, 23:24 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
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Molto gentile Antonio.
Ringrazio anche a nome del russo, al quale passerò di sicuro anche il tuo "acuto" suggerimento.
Da qualche parte ho "sentito dire" anche io che molti usano questo metodo per le scialuppe, ma forse non tutti lo usano per scafi di maggiori dimensioni, come è questo caso.

Comunque se l'argomento già lo conosci puoi sempre lasciarlo perdere, leggerti al suo posto la Gazzetta dello Sport ( http://www.gazzetta.it/ ) e spaziare con la tua sapienza ed esperienza per altri lidi, magari così stiamo tutti meglio, sicuramente io per primo.

Nel frattempo quelli che ancora non lo conoscono o non si sentono disturbati da questo argomento di basso livello possono, se lo desiderano, apprenderlo senza bisogno di doverci fare esperienze, magari negative, semplicemente seguendo queste immagini passo per passo. Infatti è semplicemente questo aspetto lo scopo principale di questo mio argomento, null'altro.

Grazie ancora. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 20/09/2009, 0:19 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
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cognome e nome: Antonio Barbagallo
Preg.mo Jack
lo sport non lo leggo, lo pratico.
La mia esperienza, tantissima, e la mia sapienza, tantissima, le metto entrambi a disposizione di chi vuol farne un uso intelligente. Il tutto con umiltà e principalmente senza ENFATIZZARE.
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 20/09/2009, 18:10 
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Iscritto il: 03/05/2009, 13:16
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Evito di commentare gli ultimi tre messaggi ai quali avrei poco o niente da aggiungere e che credo pure interessino poco alle persone normali e tornerei all'argomento principale di questa discussione . . . . nella speranza che questo metodo possa interessare o incuriosire qualcun'altro oltre che il sottoscritto.

Vediamo quindi cosa succede una volta che si è riportato alla luce il Domopak. La prima immagine mostra il nostro domopak tutto bucherellato ma comunque in ottima forma.

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Ricordate che il domopak era stato completamente ricoperto cun un nastro adesivo verde ? Eccolo comparire sotto il domopak:

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Sollevare delicatamente ma fermamente l'insieme domopak-nastro adesivo, si cominciano ad intravedere delle cose interessanti. E' ovvio che il nastro adesivo si stacchi con facilità, la colla vinilica non ha presa su di esso:

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I due pezzi finalmente separati e completamente ripuliti: A sinistra lo scafo a guscio, a destra il modello pieno.

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Da questo momento inizia una nuova fase della nostra discussione: c'è l'interno da impostare, e vedremo come, e c'è l'esterno, dove andrà applicato il fasciame in legno pregiato finale nonchè la falsa chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.

Alla prossima. Oggi è festa è ho già lavorato abbastanza su un modello in costruzione e poi al computer. Jack.


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 05/10/2009, 14:35 
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Continuiamo in questa sede con il mio monologo sulla costruzione di questo modello. Abbiamo fin qui visto come sia stato preparato uno scafo utilizzando un metodo abbastanza "insolito", tanto da far storcere il naso a molti modellisti "tradizionalisti".

Ma fino ad ora abbiamo visto ed imparato una sola parte dell'intera storia. Qui ne inizia un'altra, altrettanto interessante, che porterà allo scafo finito come si deve.

Bene . . . . dopo aver rimosso il domopak . . . .

si rimettono insieme i due scafi, per non occupare più spazio del necessario (non è vero, ma facciamo finta che sia così) e si applicano nella parte esterna i particolari che formano la chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.

Come potete osservare dalle immagini questi particolari sono fatti in legno di pero, dunque un legno pregiato, che fa intendere che essi saranno elementi VISIBILI del modello finito. Per il momento ignoriamo l'incintone di pero che corre a 3/4 di altezza dello scafo, ne parleremo in dettaglio nella prossima puntata.
Notiamo invece come i nuovi pezzi aggiunti siano, come sulle navi vere, costituiti da diversi pezzi tra di loro affiancati.

Abbiamo qui una prospettiva di tutto lo scafo:

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Mentre in queste altre quattro immagini possiamo osservare dei particolari di questi elementi a poppa e a prua:

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Ci risentiamo al più presto. Jack.Aubrey in versione 2009.


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 05/10/2009, 14:37 
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Nel mio precedente messaggio abbiamo visto come la costruzione di questo scafo sia continuata installando i vari componenti della chiglia. Ho volutamente sorvolato un particolare, l'installazione del primo (ed unico, visto che è uno yacht, non una nave da guerra) incintone sulla fiancata esterna dello scafo.

Qui la tecnica è sempre la stessa: la graffettatrice tanto invisa ai più. Quindi, una volta definita la posizione e preparato il listellone in legno di pero, viene incollato e graffettato senza tanti complimenti. Quindi le graffette sono rimosse, ecc. ecc.

Le quattro immagini qui riprodotte mostrano le varie fasi nell'ordine di presentazione.

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Quest'ultima immagine invece è preliminare a qualche cambiamento di rotta. Questa semplice dima di rame (almeno credo, non chiedetemi il significato delle scritte) serve per tracciare, nella parte interna dello scafo, la linea del ponte di coperta. Si vede chiaramente come questa linea si evolva dal segno a matita.

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La continuazione alla prossima puntata. Cordialmente vostro. Jack.Aubrey


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 Oggetto del messaggio: Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva Scafo
MessaggioInviato: 05/10/2009, 14:39 
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Nella sequenza di immagini precedente si è visto come nell'ultima mostrata il nostro modellista Alexej abbia iniziato ad occuparsi della parte interna dello scafo.

La prima fotografia riprodotta qui sotto mostra la famosa linea di riferimento ormai tratteggiata su tutto l'interno dello scafo

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A questo punto viene incollato un listello (dimensioni non note, ma il fatto è ininfluente) in corrispondenza della linea tracciata a matita per avere un punto di appoggio per i bagli del ponte. Nelle prossime due immagini è possibile vedere come questi bagli siano stati posizionati e sopratutto nella seconda si può vedere la "provvista" degli stessi e si può capire come questi siano stati preparati (più o meno in serie) partendo da due listelli di legno incollati tra di loro in modo da dar loro la forma tondeggiante del ponte. Questo artificio, secondo me assolutamente geniale, evita di dover piegare un listello più "grosso", di mantenerne la forma a prescindere, e sopratutto di farli tutti uguali. Per tagliarli nella giusta dimensione, mantenendo comunque la stessa curvatura, basterà tagliare alle due estremità tenendo costante il centro per tutti.

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Quindi il lavoro procede mettendo dei listelli che appoggiano sui bagli, ma qui il discorso è ancora da vedere, ovviamente nella prossima puntata.

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