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Giorni fa, in un grande centro ferramenta ho trovato dei piccoli mattoncini di terracotta di misura 7x4x2,8 mm.
Mi è balenata la folle idea di provare a realizzare il forno del pane! Probabilmente sarà un lavoro inutile, in quanto la campana del forno era inglobata nel suo assito, quindi, una volta terminata la struttura, non si vedrà nulla del suo interno; se poi consideriamo che il forno era al centro del primo ponte........

Comunque, in tutti i casi, ho voluto provare lo stesso; ho disegnato i contorni su di un cartoncino ed ho cominciato ad avvicinare i mattoncini gli uni agli altri, fermandoli, inizialmente con un silicone acrilico che mi ha consigliato un commesso del negozio, non avendo nessuna esperienza di come incollare la terracotta!!


Per poter far assumere la tipica forma ad igloo del forno, ho lavorato ogni mattoncino a cuneo, usando un piccolo scalpellino e della carta vetrata.
Il difficile è stato tenere tra le dita i piccoli mattoncini per lavorarli!



Man mano crescono gli strati di mattoncini





Ad un certo punto mi sono accorto che il silicone acrilico non dava un incollaggio resistente: ho quindi provato ad usare la colla alifatica, colorandola un po' con dell'impregnante marrone per dare l'idea delle fughe tra i mattoncini

Devo dire che l'impasto di colla e mordente è davvero efficace e rapido



Ancora una fila di mattoncini



E sono riuscito a chiudere il tetto del forno!!





Adesso devo solo rifinirlo con carta vetrata e vederne l'effetto, ma mi sembra un buon lavoro;
Che ne dite?

Cameriere!!!! Due pizze ai funghi cotte bene mi raccomando : croccanti!!!!!!!!!!!!
Va là che sei un mostro!!!
Ciao
Buon Anno
OLI

Direi ottimo.
L'unica cosa che trovo non giusta è la mancanza di un camino. Senza credo che tutto quello cotto sappia di fumo e anche la stanza dove è il forno diventerebbe una camera a gas.

Ciao,
Rodolfo.

Bravo Giampiero bellissimo lavoro il forno, sembra vero. L'idea del mordente nell'alifatica gli ha dato un colore abbastanza reale, classico dei forni a pietra refrattaria. Nei negozi di elettronica si trovano diodi led tremolanti che potrebbero simulare il carbone all'interno del forno, essendo la scala che hai usato per realizzare il modello si potrebbe fare una simulazione con un led che funziona con una semplice pila da 3 volt. Sarebbe il massimo del lavoro.
Un saluto.
vinicio

Vi ringrazio, ragazzi!

Come la maggior parte di questo tipo di forni (io ne ho un esempio in campagna da mia zia) non vi è canna fumaria: il motivo è molto semplice: quando il fuoco vivo si è consumato e il forno ha raggiunto la temperatura ideale, si chiude la sua bocca con un portello di rame o di ferro in modo tale da consentire al forno stesso di mantenere la temperatura costante al suo interno, la quale permette la perfetta cottura del pane; se ci fosse la canna fumaria, il calore si disperderebbe all'esterno......

Per l'illuminazione sarebbe splendida, quanto inutile, come inutile è la costruzione stessa del forno: tutta la struttura era inglobata in un assito fatto da tavole di legno, per cui non si vedrà granchè, anche considerando che il forno si trova al centro del primo ponte: sarà già tanto riuscire a distinguerlo!!
Ho comunque voluto provare la sua costruzione perchè non mi piaceva l'idea di simularne la sua presenza: stiamo facendo modellismo d'arsenale: dobbiamo cercare di rendere tutto quanto più possibile rispondente alla realtà!! (almeno ci provo!!!)
Se poi non si vedrà che importa? l'importante che c'è!!!

Questo è il forno come rappresentato sul 74 cannoni

E bravo Giampiero!
Non ero al corrente che ci fosse un tale forno all'interno di un vascello.
Se ne impara un al giorno!
Ciao e Buon Anno
OLI

Ciao Oli, se leggi il volume del 74 cannoni tomo 2° tav. XXXVI riguardante il "Materiale del fornaio" di forni ce ne erano 2, quello più grande per il pane situato nel traponte a proravia dell'albero maestro e il secondo forno, più piccolo, per pasticceria nel secondo ponte a proravia delle cucine un pò più dietro dell'albero di mezzana e destinato alla tavola dello Stato Maggiore, poichè destinato solo a loro. Il peso del forno del pane si aggirava attorno agli 8000 chili di peso e quello per pasticceria intorno ai 3500 chili. Il forno del pane è fissato sul tavolato del primo ponte tramite 4 perni ad anello ai quali ribaditi altrettanti sotto i bagli sempre del primo ponte. Il forno per pasticceria più leggero e meno stabile ancorato sul tavolato per mezzo di 8 occhi ad anello. Esternamente erano rivestiti di tavole di legno.

Non sapevo che esistevano forni senza canna fumaria. Tutti quelli che ho visto finora avevano una canna fumaria, anche piccola ed il calore veniva mantenuto dal materiale, legna o carbone, che veniva usato per riscaldarli.

C'è sempre qualcosa da imparare. Grazie.

Ciao,
Rodolfo.

Ciao Rodolfo, non so a quali forni tu faccia riferimento, ma quelli per alimenti non hanno canna fumaria.
Molti forni da pane moderni hanno il riscaldamento esterno rispetto al loco di cottura!
Cero che una pizza (per esempio) cotta nel forno a legna (senza camino) è un'altra cosa!
Vinicio, grazie della spiegazione! Addirittura due o tre erano i forni!
Meglio del Grad Hotel!
Ciao. Auguri a tutti.
OLI