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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 27/03/2009, 23:18 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
Messaggi: 259
Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Andre
sono d'accordo con Vass, qualunque materiale è valido se si arriva a un valido risultato finale. Mds, o mdf, non mi convince appieno per il semplice motivo che le facce sono perfettamente levigate ma lungo lo spessore è poroso. Altri svantaggi potrebbero essere: se abbastanza resistente, se spesso, quando lo si porta a spessori sottili si spezza con facilità; dovendolo ridurre di spessore Ti ritroveresti con una delle due superfici che riceverà i trattamenti in maniera differente; è molto sensibile ai liquidi; e se no sono male informato parte da uno spessore di 5mm; ed è anche discretamente pesante. Anche se Almaty non è al centro del mondo possibile che li non riesci a trovare del legno adatto allo scopo ma originariamente destinato a tutt'altro?
Circa l'attrezzatura darei una maggiore preferenza alla BSL piuttosto che alla OZI.
Cordialmente
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 30/03/2009, 11:49 
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Iscritto il: 19/03/2009, 6:52
Messaggi: 17
Località: kazakhstan Almaty
Ciao a tutti e scusate se rispondo solo ora!
Come giustamente Antonio e vass mi avete fatto notare il materiale che si sceglie indipendentemente dalla sua "nobiltà" se usato come si deve può dare risultati sbalorditivi(vedi modello di Pino dell'Orco).altra cosa importante è conoscere le proprietà dei materiali e Antonio grazie per la descrizione dell'mdf e dei suoi più difetti che pregi...in effetti non consideravo cose come peso,compattezza,resistenza all'umidità,e spessori disponibili...niente credo che comunque il legno sia la scelta a me più adatta in quanto è il materiale che so "maltrattare" meno :D
Purtroppo reperire materliali di un certo tipo qui è piuttosto difficile...in tre mesi che sono qui le poche falegnamerie che ci sono trattano legni dolci e resinosi come l'abete,hanno quercia abbastanza a buon mercato,e poi tanto multistrato,materiali che non fanno al caso mio,credo.
Sabato finalmente rientrerò in Italia per qualche settimana e spero allora di riuscire a trovare il legname che mi serve almeno per realizzare chiglia e ossatura,non me ne serve molto perchè infine ho deciso per la "sfida",non scala,1/96.
Per Vass:in effetti non è poca roba ma credo sia il minimo indispensabile per lavorare con un minimo di precisione...inoltre sono abbastanza leggeri e compatti,il supporto a colonna si puo smontare e lo spazio in valigia è sufficiente
Per Antonio:Grazie per il suggerimento per la BLS!Avevo uno di quei dubbi amletici e non sapevo proprio che decidere!
A risentirci presto e buon modellismo a tutti!

Andre

PS:scusate la mia insistenza ma vi prego,se qualcuno si serve da qualche falegnameria nell'area di roma, può darmi l'indirizzo o il numero di telefono?vi ringrazio per qualunque interessamento


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 04/05/2009, 18:36 
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Iscritto il: 19/03/2009, 6:52
Messaggi: 17
Località: kazakhstan Almaty
Ciao a tutti!

Finalmente, dopo un mese di agonia con la mia ADSL di casa qui in Italia, sono riusciti a ripararla e di tornare qui da voi a chiedere consigli :geek:
nel frattempo mi è arrivata a casa la monografia del la belle e ho potuto metterci gli occhi su con avido interesse.
I problemi principali che incontrerò nella realizzazione in 1/96 come tutti mi avete detto sarà l'estrema fragilità di tutti i suoi componenti...studiando i varii piani sono giunto alla conclusione che non è conveniente per me,in termini di robustezza,realizzare lo scalo così come si può notare nei bellissimi cantieri del gruppo del la Belle,e a proposito approfitto di salutare Maurymodel e gli faccio i miei migliori complimenti per il suo modello.
per il mio modello ho pensato di creare una sorta di "calco"del volume interno della barca realizzato con una base che conterrà la chiglia e i madieri,poi,guardando la base del calco frontalmente,dalla prua,inserire una tavoletta lungo la sua mezzeria,contrapposta alla chiglia.questo elemento sosterrà dei piccoli assi filettati sui quali verranno montate diciamo così le "spalle" del calco e avere così la possibilità di muovere queste spalle lungo i perni filettati dall'asse di mezzeria verso la posizione prevista per il montaggio.tutto questo perchè,per la conformazione dello scafo non è possibile utilizzare una semplice dima in negativo dello scafo,in quanto sarebbe impossibile poi rimuoverla.
Avevo pensato in un primo tempo a fare una lavorazione in 2 fasi,con dima semplice fino alla massima spanciatura dei quinti, e poi inserire all'interno dell'ossatura elementi di sostegno dopo aver rimosso la dima,ma credo che otterrei un lavoro approssimativo e troppo esposto a rovinose rotture.
Perciò superata la prima fatica,che per le mie capacità sarà già di per se impegnativa,di realizzare questo accrocco dovrei avere vita + facile nell'esecuzione del lavoro.
Altro punto da tener conto purtroppo sarà il tempo,fortunatamente tornando in italia ho avuto modo di fare diversi colloqui di lavoro e sono stato ammesso a un corso di addestramento che mi permetterà di lavorare in europa o anche meglio in italia e per i prossimi due mesi dovrò stare sotto i libri...una volta superato il corso ed entrato in compagnia dovrei riuscire a mettere le mani sul modello, perciò per chi avesse l'interesse a seguire il mio progetto dovrò chiedere di avere un po' di pazienza perchè per un po' potrò intervenire solo con"chiacchere"teoriche che mi permetteranno però di costruirmi uno schema mentale dei vari "passi" da fare e confrontarmi con voi per eventuali mie dimenticanze,discutere sulle varie problematiche che man mano verranno fuori o semplicemente per fare due chiacchere con persone che anche se non conosco di persona,apprezzo e stimo.
Vi mando i miei più calorosi saluti e aspetto presto vostre opinioni!
Andre


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 04/05/2009, 21:51 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
Messaggi: 259
Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Andre
come stai? vedo con piacere che sei rientrato in Italia anche, se hai già preventivato di allontanarTi di nuovo.
Venendo alla tua idea di utilizzare un "calco" il problema della estraibilità a fine lavoro è risolvibile.
Se sei convinto di utilizzarlo il trucco per tirarlo fuori c'è ,e si vede. Basta realizzare il "calco" non in un solo pezzo bensì in tre pezzi, longitudinali. A fine lavoro basta sfilare la parte centrale verso l'alto e le due laterali verranno fuori facilmente, anche se la rientranza delle murate fosse più accentuata. Pensi di realizzare La Belle in 1:96? in questo caso hai tutta la mia solidarietà.
Un abbraccio
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 05/05/2009, 0:00 
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Iscritto il: 19/03/2009, 6:52
Messaggi: 17
Località: kazakhstan Almaty
Ciao Antonio!E' un piacere sentirti!Io sto abbastanza bene e sto tirando un sospiro di sollievo per essere riuscito a trovare un lavoro,certo all'inizio potrebbero mandarmi un po' ovunque in europa ma ho una buona possibilità di tornare in italia in tempi ragionevoli.
La tua soluzione è veramente ottima e semplice da realizzare, ma volevo chiederti se hai già usato in passato questa tecnica,perchè ho il timore che al momento di smontare la parte centrale della dima,a causa dell'attrito tra le tre tavolette,possa rischiare di "strappare" svergolando o addirittura rompendo la struttura,e l'altro timore è che ,non essendo le fra loro vincolate, non rischio che le tavolette si possano muovere,soprattutto in fase iniziale,quando cioè non ci sono abbastanza quinti montati da garantire una certa stabilità?Cosa ne pensi?Lavorare in scala 1/96 è una vera sfida per me anche perchè le mie mani hanno bisogno di essere educate a lavorare precise e delicate allo stesso momento,trovare espedienti un po' empirici per le ridotte dimensioni,nonchè dei già discussi vantaggi di risparmio dimensioni,anche se quest'ultimo punto viene un po' a cadere visto che avrò modo di lavorare nel mio laboratorietto italiano :D ,è una prova per me stimolante e didattica allo stesso tempo e ti ringrazio per la tua sempre pronta collaborazione e amicizia!A presto

Andre


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 05/05/2009, 22:13 
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Iscritto il: 21/12/2008, 22:52
Messaggi: 259
Località: Catania
cognome e nome: Antonio Barbagallo
Ciao Andre
concettualmente è il sistema che viene utilizzato le lance in genere. Un blocchetto sagomato, però capovolto, fissato su una tavoletta. Si fissano le ordinate sul blocchetto e quindi si pone il fasciame. Alla fine si sfila il guscio dal blocchetto. Le lance non avendo fianchi rientranti rendono l'operazione semplice. Circa l'attrito, oltre a ridurlo con una buona levigatura , potresti quasi eliminarlo grazie al blocchetto centrale: invece di farlo con i lati verticali paralleli puoi farlo con i lati convergenti verso il basso. Circa i possibili scorrimenti dei vari pezzi potrai usare dei perni di allineamento inseriti precisi, nei punti strategici, ma non forzati. Ma se hai la possibilità di poter vedere uno dei libri Harold Hann troverai un interessante modo di costruire capovolto: un metodo che penso possa fare al caso Tuo.
A risentirTi
antonio b


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 Oggetto del messaggio: Re: Un progetto molto piccolo...
MessaggioInviato: 08/05/2009, 9:14 
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Iscritto il: 19/03/2009, 6:52
Messaggi: 17
Località: kazakhstan Almaty
Ciao Antonio!
Ti ringrazio per le informazioni che trovo esaurienti e senza dubbio utilissime al mio scopo.Appena mi sarà possibile reperire qualche testo di Harold Hann ti farò sapere!
A presto Andre


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